La sostenibilità della stampa digitale su tessuto, tra valori e tecnologie abilitanti

Il tema della sostenibilità è sempre più associato allo sviluppo e alla diffusione di tecnologie digitali. Si tratta di un approccio che si basa su due pilatri importanti. Innanzitutto, lo sviluppo sostenibile, pur ponendo le basi per un bilanciamento tra le esigenze delle generazioni attuali con quelle future, pone al centro il tema dell’innovazione, della ricerca e dell’implementazione di soluzioni in grado di agire sulla gestione sostenibile delle risorse e dell’energia, sulla mitigazione dell’impatto ambientale e sulla riduzione degli output dannosi per l’ambiente come emissioni e rifiuti.

In secondo luogo, non può esserci controllo dell’impatto ambientale senza misurazione e monitoraggio dei flussi produttivi e logistici e senza sfruttare pienamente le potenzialità di connessione delle macchine per gestire in modo efficiente i processi, ottimizzare risorse e consumi, ridurre sprechi ed emissioni.

Non sorprende che il Green New Deal dell’Unione Europea e il PNRR italiano identifichino nella connessione tra investimenti green e digitalizzazione la condizione per una transizione verso modelli economici più sostenibili.

L’obiettivo è certamente ambizioso: azzerare le emissioni di CO2 nette entro il 2050 e ridurle del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.

La stampa inkjet non rappresenta solo una tecnologia, ma un approccio progettuale e produttivo che può contribuire a ridurre l’impatto ambientale di un articolo di moda o di design. Fin dal suo ingresso sul mercato, all’inizio del 2000, la stampa digitale ha rappresentato una vera innovazione tecnologica nel comparto tessile anticipando modalità di connessione tra tecnologie oggi al centro delle riflessioni sulla Industria 4.0.

Nonostante tutto questo è tutt’altro che una tecnologia matura.

Dalle attività di ricerca svolte emergono infatti potenziali trend di sviluppo, anche in chiave sostenibile. Nata per soddisfare le richieste di velocizzazione dei processi creativi dei prodotti di moda, la stampa digitale si è trasformata presto in un modello produttivo caratterizzato da flessibilità, versatilità e time to market vantaggioso.

Il primo elemento da considerare è il notevole vantaggio di poter produrre ciò che serve nei quantitativi necessari e con le variabili richieste, senza sprechi e lotti che rimangono in magazzino in attesa di un compratore.

Ma quanto contribuisce la stampa digitale nel ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni tessili? Il risparmio idrico ed energetico, gli sprechi evitati, la riduzione di contaminanti nei reflui rendono la stampa digitale una risorsa importante nello sviluppo di un sistema produttivo ed economico più attento all’ambiente (emissioni in acqua – 60%, consumi idrici – 69%, risparmio energia fino all’80%, riduzione Carbon Footprint 40%; fonte: Studio Heimtextil 2016).

Tratto in parte da Stampa digitale per la moda sostenibile, 2020